Lettera alle famiglie

in occasione della Santa Pasqua 2025

Carissimi amici tra poche giorni i cristiani celebreranno la Santa Pasqua di Resurrezione di Gesù.

Quest’anno, infatti – che per la Chiesa Cattolica è anche il Giubileo ordinario –, la celebrazione della Pasqua, a motivo della coincidenza dei calendari, sarà comune per tutti i cristiani; si tratta non solo di una coincidenza ma di una opportunità che il Signore ci offre per vivere, anche se con diverse sensibilità, la stessa fede in Colui che è morto ed è Risorto per salvarci dalle conseguenze del peccato.

La bella immagine del mosaico, opera dell’Atelier del Centro Aletti di Roma, che vediamo qui sopra e che si può ammirare presso la Chiesa parrocchiale di Volpago del Montello, descrive secondo la tradizione orientale, il momento in cui Gesù nuovo Adamo scende negli inferi per strappare per sempre dalla morte il primo Adamo ed Eva.

E’ il mistero che i credenti vivono liturgicamente il sabato Santo e descritto anche in una antica omelia dei primi secoli. La morte è curiosamente rappresentata da quella bocca di pesce aperta che ricorda a che cosa può portare la nostra distanza dall’amore di Dio: al buio, alla disperazione e alla solitudine, un po’ come ricorda la vicenda del Profeta Giona. Bella e significativa quella stretta decisa ai polsi da parte di Gesù a queste creature che sono cercate e salvate in questo luogo dove solo lui può arrivare, fin nel punto più basso in cui l’uomo si può trovare a causa delle proprie scelte.

Ecco chi è veramente il Dio in cui noi crediamo e speriamo, un Dio che non si rassegna di perdere nemmeno uno dei suoi figli, che ancora oggi li va a cercare per offrire a ciascuno quella stretta di mano amica di cui ciascuno di noi ha tanto bisogno.

Viviamo questa Santa Pasqua nel segno del cambiamento, del passaggio dalla vita alla morte, dall’egoismo alla generosità, dalla tristezza alla Gioia.

Molti saranno gli appuntamenti che accompagneranno il nostro cammino in questa Quaresima e nel tempo di Pasqua: sentiamoli tutti come occasione per ripartire e rinascere alla luce del Risorto.

Un carissimo saluto e un abbraccio agli anziani, agli ammalati e le persone sole: siete sempre nelle mie preghiere.

Buona Pasqua, vostro don Paolo Furlan, parroco.

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